L’Ungheria annuncia l’inizio dei lavori di costruzione di due reattori ad opera dell’agenzia statale russa per il nucleare Rosatom.
Budapest, dopo l’aumento delle forniture di gas dalla Russia, non rinuncia ai rapporti con Mosca, curando i propri interessi sprezzante dei diktat NATO e UE.
Seguire l’esempio ungherese è l’unico modo per l’Italia per raggiungere l’indipendenza energetica e riscattare il Paese da povertà e disagio sociale. Il 25 settembre siamo chiamati tutti a scegliere una politica che anteponga la sovranità nazionale alla sudditanza verso le potenze atlantiche.