L’ex leader di piazza del popolo a Roma, che si presentava quale capo dei sovranisti italiani, salvo poi afferrare l’opportunità di sedere al governo con Conte e Draghi, attende la caduta del Presidente del Consiglio.
Matteo Salvini, il trasformista, capace di dialogare con Super Mario “per il bene dell’Italia” e, appena un’ora più tardi, incontrare l’alleata Giorgia Meloni per preparare la campagna elettorale.
Non stupisce l’atteggiamento di chi ha sempre negato – “Non scherziamo!” – le più squallide applicazioni dei decreti emergenziali, per poi votare a favore di quelle applicazioni senza vergogna.
Come il M5S, la Lega dovrà fare i conti con l’elettorato, se e quando si andrà ad elezioni.