TRATTATO DI OSIMO, ANTESIGNANO DELL’ITALIA ATTUALE?
Il 10 novembre 1975 l’Italia firmava il Trattato con cui cedeva definitivamente la cosiddetta “Zona B” dell’Istria alla Jugoslavia comunista, delineando gli attuali confini orientali.
Questo fu solo uno dei tanti accordi portati avanti dall’Italia nel secondo dopoguerra che hanno visto la Nazione mutilata nel territorio e nell’economia, in nome di una pace che fa rima con occupazione.
Oggi come ieri, i nostri stessi rappresentanti ci svendono poco a poco, dalla cessione di porzioni di terra (non ultima, la modifica del confine sul Monte Bianco) alla svendita di imprese strategiche, oltre che alla libertà ceduta alla piovra europea.
Osimo rappresenta l’eterna sottomissione dell’Italia antifascista allo straniero, l’ostacolo più grande alla rinascita e alla conquista della libertà nazionale. Oggi il nemico non è più oltreconfine, ma è in mezzo a noi. E come arma usa anche quella penna che firmò il trattato.