Soumahoro e la solita ipocrisia di sinistra

Aboubakar Soumahoro, rappresentante ivoriano della Lega braccianti, si è incatenato davanti a Montecitorio, annunciando uno sciopero della fame per protestare contro le numerose morti sul lavoro nei campi.

Un’iniziativa lodevole, se non fosse ammantata della solita ipocrisia di sinistra: Soumahoro è, infatti, un rappresentante di quella parte politica che predica immigrazione selvaggia ed accoglienza ad ogni costo, primi baluardi della distruzione dello stato sociale e della legittimazione dello sfruttamento.

Al contrario, per eliminare lo schiavismo e ridurre gli incidenti tra i lavoratori agricoli, occorrerebbe fermare l’importazione massiva di braccianti dall’Africa, disposti ad essere sfruttati ed a rinunciare ad ogni tutela e diritto. Solo così sarebbe possibile ripristinare un pur minimo livello di tutele e garanzie, economiche e sociali, sconfiggendo un capolarato che, invece, va a braccetto con la sinistra che Soumahoro incarna.