Abbiamo ripreso – sui manifesti affissi e sui volantini distribuiti in città – la frase che Manzoni fece pronunciare ai bravi ne “I promessi sposi”.
Non siamo sgherri, non vogliamo intimidire la cittadinanza, bensì avvisarla della pericolosa deriva che una simile concessione provocherà.
Ci opponiamo al gender fluid, dottrina – così come promossa dalle associazioni LGBT – che pretende di invertire il senso naturale delle cose, ma ancor peggio mira a stravolgere la natura dell’individuo e distruggere la famiglia naturale.
L’obbiettivo – non certo velato – sono i bambini, l’utilizzo dell’arcobaleno come mezzo per veicolare tale propaganda ne è la prova.
Vogliamo impedire che a Lecco i minori siano costretti ad assistere agli spettacoli osceni di chi intende portare in piazza un carrozzone da circo, condurre per le vie una sorta di chiesa itinerante e blasfema come accaduto in altre città.
La sessualità non è oggetto di discussione, ognuno la viva come crede tra le mura di casa, senza farne uno spettacolo da baraccone.