Al via a novembre i Mondiali di calcio 2022 in Qatar. Per la prima volta saranno ospitati in un Paese del Medio Oriente, ferreo sul rispetto di tradizioni, usi e costumi islamici.
Chissà se vedremo una qualsiasi sorta di dissenso da parte degli esponenti del mondo globalizzato, LGBT, femminista, accanito sostenitore di pseudo-diritti, o tutto passerà in carrozza sull’altare della marchetta economica a uno Stato autocratico ma presunto “amico” dell’Occidente.