La propaganda mainstream va in cortocircuito: in un articolo Ansa si può chiaramente leggere come un attacco russo – con tanto di rivendicazione ufficiale – ad un sito ucraino, con distruzione di armi inviate dall’Italia, si trasformi in un attacco di Kiev contro Mosca.
Quasi certamente si tratta di un grossolano errore – la Russia non dispone di armi italiane – oppure potrebbe trattarsi di una inverosimile quanto risibile mistificazione che poggia le probabilità di successo sull’inclinazione dei lettori a non leggere un articolo per intero.
L’informazione riguardo la guerra sul fronte orientale è spesso confusa, volutamente veicolata – basti ricordare il videogioco spacciato per attacco reale o l’ospedale ucraino copia esatta di uno siriano – e non fa che agitare le acque in cui gli squali della politica e della grande finanza nuotano con destrezza a discapito del popolo, preda ignara che troppo spesso ignora la realtà dei fatti.