Lecco: a processo una madre cinquantenne: “abuso dei metodi correttivi” per aver fatto il suo dovere.
L’educazione dei figli deve essere impartita dai genitori. Ai bei vecchi tempi – se necessario – volava qualche schiaffo ed era salutare per il bene psichico di chi era destinato a riceverlo.
Non stiamo avallando la violenza sui figli o sui minori ma, al giorno d’oggi, la troppa libertà di cui le “vittime” godono, la mancanza di un rapporto genitore/figlio che non è amico/a di mio figlio/a, l’utilizzo smodato e non regolato di apparecchi elettronici, sta distruggendo la gioventù.
Possibile che il buonismo spietato impedisca di vedere la realtà delle cose, al punto in cui ai genitori viene tolta la possibilità di educare i figli?
Gioventù da divano e Iphone o Ipad, che non si interessa d’altro se non del mondo virtuale, che non sa leggere né scrivere in corretto italiano; che piega la testa davanti ad imposizioni assurde – mascherine a scuola – e poi fa il diavolo a quattro fra le mura di casa: se questo è il futuro, molto meglio il passato.
Una madre sola, senza l’ausilio del marito – ex – deve pur imporsi per il bene dei figli; una madre che accetta a priori i lavori socialmente utili, evitando che la figlia sia chiamata in tribunale, accettando quindi la versione della minore, compie un atto d’amore.