Dopo le oche, Santori stupisce – in negativo – consigliandoci il libro intitolato “Mamma mi faccio le canne“, scritto da un’attivista radicale.
Che il titolo rispecchi o meno le sue abitudini poco importa, quantomeno si spiegherebbero le sue posizioni, dalla foto con i Benetton post crollo ponte Morandi, al repentino cambio di rotta sul Covid-19, all’imbarazzante questione oche.
Tuttavia, se il libro diventasse un’apologia della droga, la questione sarebbe preoccupante.
I presunti vantaggi della legalizzazione delle droghe, leggere o meno, sono irrisori di fronte al problema sociale che scatenerebbe la liberalizzazione.
Se poi il risultato fosse diventare una Sardina, a maggior ragione bisogna intervenire.
I giovani devono essere educati a rifiutare qualsiasi tipo di droga e la legalizzazione deve essere fermata, pena la reale possibilità di fare di una gioventù, già succube del sistema, una schiera di zombie senza capo né coda.