Isteria radical chic

Francesca Michielin, appena appreso l’esito delle elezioni politiche 2022, si esprime lapidaria su Twitter: “Oggi inizia la resistenza!” 
Resistenza? A cosa? Al fantasma del Fascismo assunto al potere? Alla reincarnazione al femminile di Benito Mussolini? Ad una fantomatica nuova Marcia su Roma nell’ottobre venturo?

Di grazia, dov’era la cantante combattente, quando il governo di sinistra – evidentemente da lei sostenuto – impose le restrizioni che privarono gli italiani delle libertà fondamentali?
Dov’era quando era obbligo, morale e sociale, opporsi al sistema terroristico della vaccinazione obbligatoria, della discriminazione a mezzo certificato verde?
Dov’era quando una STASI anni duemila si accaniva contro i manifestanti in una DDR all’italiana? Forse a denunciare il vicino di casa o ad augurare a non vaccinati di crepare all’istante o perire di stenti?
Difficile digerire l’amaro boccone della sconfitta, eppure bisognerebbe imparare a perdere prima di lanciare proclami insensati, infondati.

Comandante Michielin: democraticamente, non è sempre tempo di vittoria – che manca al PD dal 2013 – e di governi mai scelti dagli italiani. Capita, in una democrazia, che una volta ogni cento anni il popolo esprima la propria preferenza e quella preferenza debba essere rispettata.