Il delirio calunniatorio di Paolo Bolognesi

Apprendiamo dalla stampa che, ieri in mattinata, si sarebbe tenuto una sorta di “presidio riparatore” dell’associazione dei familiari vittime del 2 agosto dopo il nostro corteo e, soprattutto, leggiamo le dichiarazioni del loro leader definire il nostro corteo “un fatto sconcertante, uno sfregio”.

Di sconcertante in questa vicenda c’è soltanto il fatto che si continui a fare politica sui cadaveri di coloro che hanno perso la vita quel 2 agosto; e purtroppo  la suddetta associazione questo fa: politicizza all’estremo la strage, ed in questo caso la mette in parallelo con una vicenda che non c’entra nulla, come abbiamo più volte affermato. Noi eravamo a manifestare, contro degrado, spaccio e immigrazione incontrollata, in piazza Venti Settembre perché è, sotto gli occhi di tutti, la zona più degradata di Bologna.

Alla luce degli ultimi assurdi accadimenti, in cui si tenta in ogni modo di strumentalizzare per l’ennesima volta la strage di Bologna, ci sentiamo, senza ombra di dubbio, molto più rispettosi noi delle vittime, rispetto ad un’associazione che fa unicamente politica.

L’affermazione vergognosa, secondo la quale “l’assassino tornerebbe sul luogo del delitto”, sottintende una responsabilità politica nella strage di Bologna ed è pura calunnia. Non accetteremo passivamente queste menzogne, capaci solo di alimentare l’odio politico e stiamo già valutando le dovute azioni legali contro i soliti calunniatori!