In Italia la giustizia ad orologeria è ad uso e consumo della sinistra; non c’è da stupirsi che Fratelli d’Italia sia puntualmente perseguita a ridosso di elezioni. Tuttavia, non si può non notare come il partito di Giorgia Meloni ci metta del suo, offrendosi agnello sacrificale, avendo annoverato tra le fila balordi e gente di dubbia reputazione.
Dal finanziamento illecito al voto di scambio politico/mafioso, da nord a sud sono molti gli amministratori di FdI agli arresti per abusi e malversazioni. Il partito, pur di crescere in fretta, ha arruolato personaggi improponibili ed ora ne paga le conseguenze.
La Meloni ha escluso d’imperio dalle sue liste nazionalisti e patrioti, poiché troppo radicali. Evidentemente, i veri patrioti sono troppo onesti, liberi da intrallazzi ed inciuci, e non sono garanzia di voti sufficienti secondo gli standard di un partito diventato un comitato d’affari.