Ennesima violenza carnale avvenuta sabato 20 agosto, in zona universitaria; lo scenario è sempre lo stesso, da una parte una donna, una giovane turista, dall’altra un richiedente asilo.
Ancora una volta la Dotta è la prescelta per scatenare gli istinti animali di esseri spregevoli che continuano a considerare la donna un oggetto a proprio uso e consumo.
Oltre l’incapacità di comprendere queste dinamiche dis-umane, che hanno portato ad avere, in media, uno stupro al giorno, vi è anche una vera e propria ‘complicità’ morale difendendo l’aggressore ogni qual volta questo sia di colore.
Non tacciateci di razzismo!
Questo è semplicemente un dato di fatto: le istituzioni, tanto compiacenti nel accogliere chiunque approdi sulle nostre coste, se non addirittura andarli a prendere direttamente, acciecati dal business dell’accoglienza, dal falso buonismo e dall’essere cittadini del mondo, hanno ridotto le nostre città vere e proprie latrine di criminalità e violenza.
Il tutto ampiamente condito dalla solita falsità femminista che solidarizza, sbraita e occupa le piazze solo quando l’aggressore è italiano di pelle bianca.
Tutto il resto non conta: di fronte alle aggressioni ‘etniche’ girano il volto dall’altra parte sogghignando; del resto son le prime a voler aperti i confini, a tendere la mano a chi straniero è, sostenendo l’assurda idea dello ius soli.
E se vengono chiamate in causa, sviano la problematica dicendo che ormai succede qualcosa tutti i giorni e che, secondo loro, in prevalenza la colpa è di amici e conoscenti; ovviamente non potrebbe essere diverso visto che i dati da loro usati si basano esclusivamente sulle violenze perpetrate da bianchi.
Gente, è ora di smettere di nascondere la testa sotto la sabbia, di fare finta che tutto vada bene, di non voler capire l’incompatibilità socio-culturale tra questi ‘richiedenti asilo’ che nascono, crescono e vivono di tribalismo, in cui violentare una donna non è reato, e la nostra società occidentale.
Nei primi giorni di settembre il Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti assieme l’associazione Evita Perón in Rete scenderanno in piazza, in zona universitaria, per manifestare il proprio dissenso contro questa patetica farsa della solidarietà della sinistra: i loro amati rifugiati portano solo violenza e degrado!