Al Discrict Festival di Legnano, organizzato e patrocinato dall’amministrazione comunale del PD, va in scena Bello Figo. Un rapper africano che si fa beffa degli italiani ed insulta sistematicamente la “donna bianca”, per lui mero oggetto di desiderio sessuale.
Uno scempio musicale, non c’è altra definizione appropriata, finanziato con soldi pubblici e per cui nessuno si indigna, nessuna femminista grida al bieco patriarcato. Tutto in regola, perché il protagonista della vicenda ha la pelle nera.
È il solito razzismo al contrario propagandato dal PD: un florilegio di ipocrisia perbenista, che discrimina gli italiani ed incensa una sottocultura del degrado e della violenza, che i patrioti hanno il dovere di contrastare in ogni modo.