Il progressismo oscurantista incombe, la cultura dominante si adegua inopinatamente: nell’ultima edizione del vocabolario Treccani – pietra miliare del lessico italiano – hanno fatto ufficialmente la loro comparsa neologismi legati alle ultime vicende politiche.
Gli inglesismi “lockdown” e “smartworking”e la parola “transfobia” sono entrati di diritto nel dizionario più prestigioso, così come le aberrazioni linguistiche impronunciabili quanto inascoltabili “soldata”, “medica”, “notaia”.
Un chiaro segno di decadenza, di abbrutimento culturale senza precedenti, figlio di una demagogia volgare ed ignorante, che sta portando la nostra civiltà all’estinzione.