Dal 21 giugno sono stati circa duemila gli arrivi di immigrati clandestini dal continente africano, di cui la metà traghettata sulle nostre coste dalle ONG che fanno la spola tra Italia ed Africa.
È evidente che ci sia un problema di gestione del fenomeno, eppure il Ministro dell’Interno Lamorgese nicchia e scarica la responsabilità sull’UE, invocando presunti accordi di gestione condivisa dei flussi.
La realtà è che l’Italia è fanalino di coda nel contrasto all’immigrazione selvaggia, oltre a non mettere in opera una politica oculata di rimpatri. L’inadeguatezza del governo Draghi è una delle cause, cui si aggiunge una chiara pianificazione strategica dell’invasione, finalizzata a realizzare la sostituzione etnica degli italiani ed il multiculturalismo forzato.
Il Movimento Nazionale continuerà a battersi per arginare il business dell’immigrazione incontrollata e tutelare l’identità del popolo italiano.