Sono di queste ore le notizie provenienti da tutta Italia circa l’allerta meteo ed i conseguenti danni dovuti alle forti piogge, che stanno provocando dissesti e disagi un po’ in tutto lo Stivale.
Colpa della cementificazione selvaggia, colpa degli incendi, colpa della scarsa manutenzione di montagne, valloni e cunette, e degli allarmi lanciati dopo aver fatto la conta dei danni il giorno successivo alle tragedie; ma di risolvere il problema ancora non se ne parla. Nessun politico che osa prendere seriamente in considerazione i vari studi idrogeologici ed progetti approntati negli anni e chiedere al Governo e al Parlamento di tradurli in atti concreti.
Probabilmente, se fossimo stati padroni della nostra moneta e quindi della nostra economia, un Governo ed un Parlamento liberi non avrebbero perso tempo facendo ripartire l’economia ed il lavoro con importanti opere pubbliche. Mentre oggi accade che si debbano approntare dei progetti da mandare a Bruxelles per l’approvazione, e così elemosinare soldi che restituiremo a caro prezzo. Nel frattempo la patria frana e l’economia ristagna in attesa dei fondi del Recovery Fund, i quali altro non sono che mancette da elargire per consentire a questo governo di mantenersi saldo agli scranni, con la forma più becera di assistenzialismo che ha fatto e continua a far male alla nostra Italia.
– Ivano Manno, Portavoce MN