La battaglia ecologista, fatta con cognizione di causa e inserita nelle esigenze socioeconomiche di una Nazione, è sacrosanta, ma gli pseudo ecologisti moderni propongono soluzioni che bloccano il Paese e non hanno benefici né sull’ecologia né sull’economia.
La protesta inscenata dal gruppo Extinction Rebellion in un museo di Melbourne è l’esempio dell’inutilità dei seguaci dei filantropi green e fa di questi attivisti del clima dei vandali che banalizzando la protesta e la trasformano in un appariscente spettacolo, mettendo a rischio opere d’arte immortali.
Non è pensabile, quanto accettabile una simile manifestazione, per altro fine a sé stessa, condotta da ambientalisti senza una visione globale. Nel bel Paese, cosa che ci riguarda più d’ogni altra, i paladini della transizione verde hanno prodotto l’effetto contrario a quanto promesso in programmi da tribuna elettorale, con il veto sul nucleare e sulle trivellazioni nell’Adriatico, tanto per citare i più clamorosi ed inutili passaggi che portano al verde solo i conti correnti di imprese e famiglie.