Da giorni il gas russo destinato in Italia è fermo al Tarvisio. La ragione non è geopolitica, bensì interna all’Austria, laddove il trasportatore pretenderebbe un compenso di 20 milioni da Gazprom per ripristinare il flusso.
Il governo italiano intervenga immediatamente per via diplomatica.
Sull’Italia grava la scure delle previsioni del AIE – agenzia internazionale dell’energia – che ha preannunciato uno stoccaggio sotto il 20% nell’ipotesi di un blocco totale del gas russo.
L’esecutivo agisca rapidamente: è in gioco la sopravvivenza della nostra Nazione.