Le femministe in subbuglio

In piazza contro l’aborto, “Dio Patria e Famiglia” e il Fascismo: “Non una di meno” non perde occasione per coprirsi di ridicolo. Dopo la sceneggiata contro gli Alpini, scende in piazza  pretendendo aborto libero e pagato dai contribuenti, quei contribuenti che si preparano ad affrontare una crisi economica senza precedenti, voluta da quello stesso sistema di cui il femminismo è anima piazzista.

Non vedremo queste donne manifestare per le giovani madri single che non sapranno come pagare le bollette, per le vittime della violenza immigrata, della malagiustizia e della mancata sicurezza causata dal buonismo, per le lavoratrici licenziate perché l’azienda non potrà più far fronte alle spese.

I problemi di urgente soluzione sarebbero aborto, populismo, Fascismo: una visione distorta che mira a deviare l’attenzione dai contingenti problemi che affliggono il Paese.
Siano sciolte immediatamente queste associazioni che diffondono odio e paura infondati, si dia fiducia ad altri invece, Evita Peron e Pro vita, che radicate alla realtà affrontano problemi reali e combattono per la vita.