Circoli Arci: pioggia di chiusure

Anche i circoli Arci sono in difficoltà: la crisi ha anche effetti positivi.
I covi di antifascisti frequentati da radical chic che godevano nel vedere attività fallire durante la pandemia e ora in piena crisi energetica, sono ripagati con la stessa moneta.

Non è nel nostro stile gioire delle sfortune altrui, ma ci auguriamo che chi gravita attorno a tali luoghi abbia modo e creanza di comprendere che il fallimento di un’attività non è dovuto alla sola incapacità imprenditoriale, al mercato altalenante, alla scarsa propensione verso il futuro, ma in questo periodo è da attribuirsi principalmente a situazioni internazionali gestite in maniera vergognosa.

Accusare i piccoli commercianti, prima tramite la questione pandemica, ora con il caro bollette, testimonia solo l’odio del moderno antifascismo liberal progressista verso le classi sociali meno abbienti e verso la Nazione.
Riflettere su quanto è stato detto e fatto, prima di scagliare la prima pietra è sempre cosa buona e giusta.