Gazprom chiude il Nord Stream 1, il principale gasdotto di rifornimento dalla Russia all’Europa Occidentale; nello stesso tempo Orban annuncia un contratto per la fornitura di ulteriori 6 milioni di metri cubi di gas al giorno in favore dell’Ungheria.
I nodi vengono al pettine: Mosca presenta all’UE il conto delle sanzioni, mentre l’Ungheria persegue speditamente una politica di indipendenza dall’Unione Europea, curando preminentemente l’interesse nazionale.
L’Italia segua l’esempio di Orban, dissociandosi dalle folli politiche suicide di NATO ed UE. La via per l’indipendenza è possibile tramite una classe politica degna di questo nome, che abbia il coraggio di fare gli interessi del popolo e non dei potentati internazionali.