I 5 Stelle non votano la fiducia al governo: Draghi va al Colle per rassegnare le dimissioni, Mattarella non le accetta e rimanda tutto a mercoledì 20 luglio per la prova parlamentare.
Sembra che il banchiere non intenda proseguire l’esperienza dell’Esecutivo più imbarazzante della storia ed i partiti della maggioranza sono già alla ricerca di soluzioni alternative, tanto che si fa il nome di Amato come traghettatore verso le prossime elezioni.
L’ennesimo atto della pantomima, che da un lato rende idea del caos che vige nel Paese, dall’altro è una fotografia esaustiva della classe politica, fatta di trasformisti interessati solo ed esclusivamente a perpetuare la poltrona.