Sala patrocina l’ennesimo gay pride, indossando una camicia arcobaleno. Dopo i calzini, il sindaco di Milano dimostra che, in fatto di abbigliamento, è allineato alla sua gestione della città.
Da quando invitava a non considerare il virus una minaccia, al voltafaccia per il fronte delle chiusure più estremo, fino al difendere i laboratori di integrazione nelle periferie pronte a esplodere.
Non abbiamo mai visto Sala a fianco dei lavoratori minacciati dalla crisi economica causa pandemia o guerra.
In compenso sostiene carnevalate, paventando una presunta ondata omofoba che esiste più sui giornali che nella realtà. La crisi, invece, esiste davvero, anche se non tocca i salotti bene della Milano piddina.